Firenze - Indignati, stanchi, disillusi, arrabbiati. Ogni nuovo atto processuale sembra dover aprire nuove ferite nei familiari delle 32 persone morte in quella tragica notte di 13 anni fa e che non riescono a trovare pace e giustizia per i loro congiunti
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha stralciato l’aggravante di infortunio sul lavoro per la strage di Viareggio, questo nuovo capitolo, con in dietrofront di Mauro Moretti – uno dei principali imputati nel processo – sulla prescrizione delle accuse di omicidio colposo plurimo, ha suscitato reazioni di rabbia da parte dei familiari sia all’interno dell’aula della Corte di Appello che fuori dal Palazzo di Giustizia.
Insieme all’assessore Baccelli, in rappresentanza della giunta regionale, a Firenze è arrivato anche il consigliere comunale con delega al lavoro del comune di Lucca Roberto Guidotti mentre ha pesato sensibilmente l’assenza di rappresentanti del comune di Viareggio, assenza sottolineata anche dall’associazione dei familiari delle vittime.