ALTOPASCIO - Le sigle si sono recate al servizio prevenzione di Capannori della Asl a chiedere un intervento. Secondo le organizzazioni sindacali i cantieri all'interno dell'azienda hanno comportato cambiamenti tali da mettere a repentaglio la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.
In particolare Rsu, Rls e le altre sigle segnalano problemi alla viabilità interna e alla pavimentazione sconnessa; oltre a puntare il dito contro l’aumento del carico di lavoro e la mancanza di una regolare manutenzione sui mezzi. I sindacati avvertono che non c’è disponibilità da parte dei 150 lavoratori dello scatolificio a sottostare a simili condizioni, come è emerso con forza – sottolineano – dalle assemblee tenutesi la scorsa settimana.
Cantieri all’interno dell’area dell’azienda che “hanno comportato dei cambiamenti tali da alterare le normali condizioni di lavoro e che stanno causando situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza degli operatori coinvolti, aumentando la probabilità di incidenti e danni alle cose e alle persone”. Con queste parole, affidate a una nota stampa, le sigle sindacali della ProGest di Altopascio denunciano “un problema di sicurezza e salute nel luogo di lavoro”; Rsu, Rls e le altre organizzazioni si sono recate al servizio prevenzione di Capannori della Asl a chiedere un intervento.
“Serve il ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno dello stabilimento – prosegue il comunicato sottoscritto oltre che dalla Rsu da Slc-Cgil Fistel-Cisl e Uilcom-Uil – perché nonostante le diverse segnalazioni della Rsu/Rls, le problematiche esistenti all’interno dell’ambiente lavorativo non sono state risolte in modo soddisfacente. A nostro giudizio in alcuni casi la sottovalutazione dei problemi, ha causato situazioni che hanno reso impossibile proseguire il normale svolgimento dell’attività produttiva o ha messo a repentaglio l’incolumità delle persone”.
“La viabilità interna, di fatto, è stata stravolta e non ne è stata predisposta una provvisoria, per regolare la circolazione di uomini e mezzi, evitandone la promiscuità – specificano i sindacati – Sono aumentati i carichi di lavoro e le persone non vengono mai sostituire. Nel magazzino, si è prodotta una sensibile riduzione degli spazi a disposizione necessari per le operazioni di movimentazione con i carrelli elevatori e la visibilità è fortemente diminuita, a causa dello stivaggio del cartone nelle corsie adibite al carico. La pavimentazione, sconnessa in più punti, aumenta l’instabilità dei carrelli e aumenta i disturbi avvertiti dagli operatori, che possono determinare un calo dell’attenzione. La mancanza di una manutenzione regolare sui mezzi ha comportato un mancato infortunio che solamente per un puro caso non ha prodotto un tragico epilogo. Questi sono alcuni degli esempi utilizzabili per fare un quadro delle criticità interne, che di fatto, però, interessano ogni reparto dello stabilimento. Non c’è disponibilità, da parte dei lavoratori, a sottostare a simili condizioni come è emerso con forza dalle assemblee tenutesi la scorsa settimana. La scelta di non considerare le richieste legittime dei lavoratori è ormai tipica di questa azienda, come è emerso anche nelle questioni organizzative e retributive. In ogni caso, qualsiasi sia la ragione non è accettabile che la gestione avvenga a discapito della sicurezza e della salute dei lavoratori. Peraltro, non è la prima volta che ci siamo trovati costretti a fare questa scelta”.