PROVINCIA - Il Consiglio direttivo del Parco delle Apuane ha approvato il piano integrato del Parco, che stabilisce i limiti dell'attività estrattiva entro i suoi confini. Adesso il documento andrà all'esame della Regione, che dovrà adottarne la versione definitiva.
Rispetto alla bozza presentata alcuni mesi fa, e che aveva incontrato la quasi totale opposizione dei Comuni a causa della prevista chiusura di 8 cave, il piano integrato presenta adesso diversi aggiustamenti e alla fine ha ricevuto il via libera anche dalla Comunità del Parco, anche se non unanime.
Hanno infatti votato a favore 10 comuni delle province di Lucca e Massa-Carrara e in più le rispettive amministrazioni provinciali. Non hanno invece partecipato al voto 4 comuni, per motivazioni diverse. Prima di tutti quello di Stazzema, che ha contestato il metodo con il quale il presidente del Parco, Alberto Putamorsi, ha redatto il piano, coinvolgendo poco o niente i Comuni, almeno nella prima parte dei lavori. Il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, si è addirittura dimesso dalla presidenza della Comunità. Non hanno votato nemmeno i Comuni di Massa e Seravezza, in questo caso perché contrari alle nuove limitazioni imposte alle attività estrattive. Infine, il comune di Gallicano, non ha votato per il motivo opposto, cioè perché avrebbe voluto un approccio più ambientalista da parte del Parco.
Soddisfatto il presidente del Parco Alberto Putamorsi, secondo il quale il piano è equilibrato e tiene conto delle esigenze complessive dei territori.
Per il sindaco di Minucciano Nicola Poli si tratta di un buon compromesso, ma deve essere chiaro in sede regionale che il settore del marmo non può andare oltre il sacrificio che gli è stato richiesto. Anzi, adesso si attendono gli incentivi per la riconversione delle attività marmifere delle quali è stata decretata la chiusura.