Firenze - "Non rinuncio" con queste due parole, l'imputato Mauro Moretti ha dichiarato di non voler rinunciare alla prescrizione per il reato di omicidio colposo alla prima udienza del processo di Appello bis per la strage di Viareggio che si è aperto oggi a Firenze
Un vero e proprio colpo di scena in apertura di un’ udienza destinata al rinvio già alla vigilia, a causa della mancata traduzione in tedesco della sentenza della corte di Cassazione, eccezione preliminare sollevata dalle difese degli imputati tedeschi.
Un colpo di scena che ha aperto una nuova ferita nei familiari delle vittime della strage, giunti in delegazione a Firenze affiancati dalle associazioni dei ferrovieri e di alcuni rappresentanti dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio.
Moretti aveva infatti rinunciato, in secondo grado, alla prescrizione di questi reati, dichiarandosi non colpevole. Gli ermellini della Corte di Cassazione però, nel rinviare il processo all’appello bis, aveva ritenuta nulla quella rinuncia, chiamando l’imputato ad esprimersi nuovamente in apertura di udienza dato che vi rinunciò prima che cadesse in prescrizione l’accusa di omicidio colposo plurimo venuto meno per la caduta dell’aggravante della violazione di norme sulla sicurezza sul lavoro.
Un dietrofront che ha causato l’inevitabile contestazione da parte dei familiari delle vittime della strage, presenti in aula a Firenze.
Adesso l’udienza è stata rinviata al 7 aprile, per dare modo di effettuare la traduzione richiesta dai legali degli imputati tedeschi.