PROV. LUCCA - Disponibilità anche da parte della Regione, che pensa di accogliere i profughi in arrivo presso gli alberghi sanitari. Nel corso della veglia di preghiera l'Arcivescovo di Lucca ha lanciato un appello per segnalare anche eventuali case e appartamenti privati. Lanciata anche una raccolta fondi: 7mila euro raccolti con le offerte della veglia.
L’Arcidiocesi di Lucca è pronta a offrire aiuto e accoglienza alla popolazione colpita dalla guerra in Ucraina, mettendo a disposizione alcuni dei suoi spazi sul territorio e promuovendo una serie di azioni umanitarie attraverso l’ufficio pastorale diocesano, che, in stretto contatto con Caritas Italiana, sostiene le attività degli omonimi uffici in Ucraina e nei paesi limitrofi, come Polonia, Moldova e Romania. Un impegno che Monsignor Paolo Giulietti ha espresso nel corso della veglia di preghiera in cattedrale, nella serata di lunedì 28 febbraio: un momento di raccoglimento e riflessione a cui la comunità lucchese ha partecipato numerosa e con grande generosità. Nel corso dell’incontro è stata effettuata anche una raccolta di offerte destinate proprio alle esigenze dei profughi in arrivo, raggiungendo la ragguardevole cifra di quasi 7mila euro. Giulietti ha invitato anche a segnalare la disponibilità di case e appartamenti sia di privati che delle parrocchie, inviando una mail o telefonando alla Caritas diocesana.
Anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, in sede di Consiglio regionale si è detto pronto ad accogliere i profughi ucraini che arriveranno in Toscana. Il Governatore avrebbe già parlato con i gestori degli alberghi sanitari, strutture già utilizzate la scorsa estate per sistemarvi provvisoriamente i profughi afgani.