LUCCA - Un tavolo operativo per organizzare in modo coordinato l'accoglienza ai profughi ucraini. Le linee guida interessano tutte le istituzioni e le associazioni coinvolte nella gestione degli arrivi.
Organizzare un’adeguata e ordinata accoglienza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Questo l’obiettivo dell’incontro coordinato dalla Prefettura di Lucca, che ha riunito i rappresentanti di tutte le istituzioni e le associazioni cittadine coinvolte nella gestione dell’emergenza profughi: al tavolo la Questura e il Comune di Lucca, in rappresentanza di tutte le amministrazioni della provincia, la Caritas diocesana e la Comunità greco-ortodossa ucraina di Lucca, l’Ufficio Scolastico Territoriale, la Asl e le associazioni del terzo settore. Nei prossimi giorni si prevede un flusso di arrivi scoordinato e caotico; i numeri sono in continuo aggiornamento: al momento in cui scriviamo sono 212 gli ucraini sul territorio provinciale; 148 hanno provvisto autonomamente alla propria sistemazione, 31 hanno trovato ospitalità nei Centri di Accoglienza Straordinaria e 33 sono in attesa di alloggio. Offrire una risposta ordinata – spiega la Prefettura – servirà ad affrontare il fenomeno nel suo complesso, monitorandone la portata e senza dimenticare di fare i conti con il perdurare dell’emergenza sanitaria. Le Asl a questo proposito avranno un ruolo fondamentale, prendendo in carico ogni cittadino ucraino che entra in Italia – dal tampone obbligatorio entro 48 ore dall’ingresso all’eventuale vaccinazione anti-covid, fino al monitoraggio delle specifiche condizioni di salute di bambini e adulti. Sul fronte accoglienza il Comune ha già attivato un front office per coordinare alloggi e sostegni ai profughi, in sinergia con le associazioni di volontariato; sempre agli uffici comunali si potrà fare riferimento per regolare la posizione delle persone arrivate sul territorio, che vanno obbligatoriamente dichiarate in Questura entro 48 ore, così da avviare le pratiche per soggiornare regolarmente nel nostro Paese, ricordando per altro che si può richiedere anche un permesso di protezione internazionale temporanea che consente di vivere e lavorare in Italia per 12 mesi. La Questura fa inoltre sapere di avere riservato una priorità per i cittadini ucraini all’ufficio passaporti e che verrà attenzionato particolarmente il fenomeno degli arrivi di minori non accompagnati. Massima disponibilità all’accoglienza di bambini e ragazzi da parte delle scuole della provincia. L’ufficio scolastico territoriale ha pronto un piano per l’inserimento nelle classi, garantendo anche supporto linguistico e psicologico.