Il progetto dell’associazione “L’amore non conta i cromosomi” e di “Doppio Sorriso” illustrato in occasione della Giornata mondiale della Sindrome di Down. Una esperienza speciale per un risultato tutto da.... ascoltare!
Metti un microfono professionale, alcuni oggetti di uso comune, una cannuccia e un barattolo di vetro . Aggiungi alcuni giovani che non vedono l’ora di provare, divertendosi, a creare suoni e ad imparare una parte come un vero doppiatore. E’ il progetto di doppiaggio promosso da “Doppio Sorriso” che ormai da alcuni mesi coinvolge i ragazzi dell’associazione Onlus lucchese “L’amore non conta i cromosomi”. Una vera e propria avventura che è stta illustrata in occasione della Giornata mondiale della Sindrome di Down che cade il 21 marzo nel primo giorno di primavera. L’Associazione si pone come proposito quello di abbattere i pregiudizi sulla Sindrome di Down, utilizzando anche i social network mostrando, quindi, le immagini dei loro ragazzi nello svolgimento delle attività quotidiane o nel corso della partecipazione ad eventi o concerti.
I protagonisti sono Chiara Maria, Teresa, Riccardo, Sergio, Gaia, Francesco, Martin che ogni lunedì imparano, si divertono e si trasformano in piccoli doppiatori. Il risultato? Straordinario. Grazie anche alla guida speciale dell’attore Alessandro Bertolucci, con Gianluca Mazzarella, Matilde Luchi, Chiara Mannini e Martina Giannini. “Si tratta di un’attività che piace molto ai ragazzi – dicono i promotori – e che li aiuta ad usare bene il linguaggio divertendosi con i cartoni animati. Il risultato è visibile direttamente sul sito www.doppiosorriso.it e sulla pagina Facebook dell’associazione “L’amore non conta i cromosomi”. Si tratta di un modo per imparare ed aiutarli nel linguaggio, ma lo facciamo grazie a momenti di gioco e stando tutti insieme. Tutti i suoni dei video sono creati da loro, magari con un palloncino schiacciato su di un tavolo, oppure soffiando dentro un barattolo pieno d’acqua oppure ancora lanciando alcuni stecchi di legno dentro una cassa di plastica. I ragazzi imparano ad aspettare il momento giusto, in questo modo accresciamo il livello di attenzione e cerchiamo di stimolarli ad una migliore comunicazione verbale. il tutto grazie al gioco. E’ un progetto che speriamo di portare avanti in futuro.