PIETRASANTA - Tredici associazioni ambientaliste della Versilia si uniscono in un solo Coordinamento a tutela del territorio. Il primo obiettivo è fermare o modificare i punti ritenuti più rischiosi e impattanti del nuovo Piano Operarativo che il Comune di Pietrasanta si appresta ad approvare.
Si sono presentati al circolo Arci di Valdicastello e riuniscono le sigle che in questi anni hanno combattuto per il tallio, l’inceneritore, la rimozione di alberi, la tutela della Versiliana, Cava Fornace e, da ultimo, la riapertura di Cava Ceragiola a Castello. Nel nuovo Piano urbanistico – attaccano gli ambientalisti – sono previsti 90mila mq di nuovo asfalto e cemento. Sabato pomeriggio ci sarà un presidio informativo in piazza Duomo e ogni settimana un’attività nei luoghi di interesse ambientale.
Quanto alla riapertura di Cava Ceragiola, autorizzata dalla Regione e appena inserita nel Piano operativo, dopo l’assemblea pubblica di martedì scorso a Solaio alla quale non ha preso parte l’amministrazione, il comitato ha chiesto un incontro ufficiale in Comune col sindaco Giovannetti.