VIAREGGIO - Regnano ancora rabbia, amarezza e preoccupazione tra i balneari della Versilia per ciò che accadrà dopo il 31 dicembre 2023. Le gare delle concessioni sono inevitabili, salvo sorprese clamorose dai vari ricorsi presentati. Ma in mezzo a tanto caos, si cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno nell'emendamento approvato da Governo.
Oltre alla stabilizzazione dei canoni demaniali, che sembrano esclusi dai criteri a base dei bandi di gara, ci sono altri fattori rassicuranti per gli imprenditori. A fare il punto è Piero Bellandi, commercialista, docente universitario, balneare viareggino e tra i massimi esperti in materia demaniale.
E poi c’è il rebus dell’atto formale, una procedura pubblica seguita in questi anni dal 25% circa dei 440 stabilimenti balneari della Versilia che hanno ottenuto il rinnovo della concessione per una durata superiore ai sei anni sulla base di nuovi investimenti. E che quindi potrebbero essere esclusi dalle nuove aste, avendole sostanzialmente già fatte.