Faceva prostituire una 20enne con il promo “Zio e nipote” e usava documenti falsi per finanziare auto

Faceva prostituire una 20enne con il promo “Zio e nipote” e usava documenti falsi per finanziare auto

Redazione

di Redazione

LUCCA - La Polizia ha arrestato un 46enne per truffa a società finanziarie e concessionarie di auto: provava a cedere una Maserati finanziata con falsi documenti. E' stato fermato a Rimini dove la stessa truffa gli aveva fruttato un IPhone 13 Pro. Deve rispondere anche di sfruttamento della prostituzione di una ragazza di 20 anni.

Dalle indagini della polizia, avviate la scorsa estate, sono emersi episodi avvenuti a Lucca, Siena e Udine, che hanno visto l’indagato sostituirsi con raggiri a due diverse vittime ed utilizzare documentazione fiscale falsificata per ottenere a loro insaputa e per loro conto finanziamenti da parte di due finanziarie, pari al valore di altrettante autovetture, una Maserati Ghibli ed una Audi A3.
Con queste truffe l’uomo avrebbe tratto un ingiusto profitto di oltre 90.000 euro in danno, oltre che degli ignari intestatari dei finanziamenti, di società finanziarie e concessionarie.
L’indagine è scattata dopo che gli uomini della Mobile hanno avuto notizia della presenza, nei pressi di un’agenzia lucchese pratiche auto, di un uomo ben noto per aver compiuto maxi truffe nel pisano, incassando gli anticipi per l’acquisto di decine di autovetture mai consegnate agli acquirenti.
Dai primi accertamenti e’ emerso che l’arrestato, aveva tentato di effettuare un passaggio di proprietà, a favore di due commercianti d’auto, di una Maserati Ghibli acquistata per 69 mila euro, in una concessionaria di Udine e totalmente finanziata presentando all’agenzia un documento d’identità, poi risultato contraffatto, riportante le generalità di un professore universitario della Toscana.
Il Tribunale di Lucca, ha ordinato gli arresti domiciliari per i reati attinenti alle truffe e la sostituzione di persona.
Il 46enne è stato rintracciato ieri a Rimini, dove peraltro aveva messo a segno una truffa con il medesimo modus operandi, che gli aveva “fruttato” un I-phone 13 Pro. Lo stesso soggetto arrestato ieri per truffa, stamattina è stato colpito da un altro ordine restrittivo per sfruttamento della prostituzione. Dalle indagini è emeso, infatti, che l’uomo sfruttava la prostituzione di una giovane ragazza di anni 20 residente nel nord Italia, inserendo un annuncio su vari siti e proponendo la giovane ragazza per prestazione sessuali da sola oppure in “tre” ovvero anche con la partecipazione, solo attiva, dell’arrestato. Gli annunci, abbastanza particolari, indicano la coppia come “Zio e Nipote” che si proponevano per delle prestazioni sessuali ad un prezzo che, in gergo, indicavano nelle telefonate “di 500 rose” per una prestazione e “1.500 rose” per l’intera nottata.