TOSCANA - Accadrà ciò che era già stato annunciato: con la ripresa delle scuole il servizio di trasporto pubblico entrerà in emergenze e non tutte le corse degli autobus potranno essere garantito. Lo ha anticipato il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli, sottolineando che nella nostra regione, su circa 4 mila autisti, ben 530 ora non possono lavorare causa Covid.

Accadrà ciò che era già stato annunciato: con la ripresa delle scuole il servizio di trasporto pubblico entrerà in emergenze e non tutte le corse degli autobus potranno essere garantito. Lo ha anticipato il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli, sottolineando che nella nostra regione, su circa 4 mila autisti, ben 530 ora non possono lavorare causa Covid, un numero in costante aumento, giorno dopo giorno. “E il problema non riguarda solo gli autisti – ha precisato Bechelli – ma tutta l’attività che sta dietro ai bus, dalla manutenzione alle attività di organizzazione fino alle biglietterie” .
La conseguenza è che tutte le energie del gestore del trasporto pubblico sono ora dirette nel garantire le corse in orario scolastico e nelle ore di punta per i pendolari che vanno e tornano dal lavoro. Fuori da queste fasce, spiega il presidente di Autolinee Toscane, è molto probabile che ci saranno meno bus in circolazione, sia in ambito urbano che extraurbano.
Autolinee Toscane sta cercando di accelerare la campagna di 200 assunzioni che ha lanciato qualche settimana fa, aprendo un portale per semplificare la selezione: intanto però c’è da affrontare questa emergenza.
“Ci dispiace – conclude Bechelli – faremo tutto il possibile, ma non sarà mai sufficiente, fino a quando questa ondata della pandemia non si fermerà”.