CALCIO C - Lucchese al lavoro sul sintetico di Porcari. Ancora incertezza sul recupero di martedì prossimo con l'Imolese. Intanto si accende il mercato: Eklu (nella foto) nel mirino dell'Alto Adige. Probabile anche movimenti in entrata. Si profila un girone di ritorno quantomai difficile e complicato. Vicenda-stadio Porta Elisa ancora in fase di stallo.
Apparecchiamo la tavola e ci renderemo conto che in tempo di pandemia ci sono mille problemi e vicissitudini. E questo se parliamo anche di calcio e più semplicemente di Lucchese. Da qualche giorno la squadra rossonera ha ripreso ad allenarsi dopo la breve sosta natalizia. Il campo di riferimento è quello di Porcari anche perchè viste le bizze del tempo lavorare su altri terreni al momento è assai complicato a meno che non si voglia rovinare il fondo del Porta Elisa che già non gode di buona salute. Pagliuca sbuffa e parla a voce alta: sa il tecnico di Cecina che la strada è ancora lunga e lastricata da tante insidie. Nessuno deve illudersi della buona posizione con cui la Lucchese ha chiuso il girone di andata: c’è appunto tutto un ritorno da giocare e non sarà facile. Bando ai voli pindarici, testa bassa e sgobbare che il traguardo è ancora lontano. Deoma invece non sbuffa, non urla, parla al telefono che in queste ore per il DS è a dir poco bollente. Molte delle chiamate che riceve arrivano dal nord e da quell’Alto Adige, o Sud Tirol che dir si voglia, che si è “innamorato” di Shaka Eklu e che vuole fortemente il centrocampista rossonero per dare ancor più conforto e spessore alla prima posizione e al sogno della serie B. Una corte serrata iniziata da un mese e che potrebbe effettivamente portare alla cessione del 23enne calciatore ghanese. Un sacrificio quasi inevitabile anche se va detto che ci sono altri giocatori della Lucchese nel mirino di diverse società. Ma forse partirà solo Eklu. E ci saranno anche un paio di arrivi. La parola chiave è sostenibilità. Intanto sono ore febbrili per la questione del recupero con l’Imolese del prossimo 11 gennaio. Ancora non si capisce se questa partita s’ha da giocare. Ad Imola sono stato in balìa del covid anche se ora le cose vanno un pò meglio. Si attende una decisione entro poco tempo. E dulcis in fundo la vicenda-stadio. Quasi una sorta di tela di Penelope del terzo millennio: siamo già All’Epifania che tutte le feste se le porta via e ormai anche nel 2022, ma nulla si muove. Tutto bloccato. Manca un foglio qui, uno là. Di certo cominciano ad incrinarsi anche le speranze dei più ottimisti che il progetto del nuovo Porta Elisa possa un giorno davvero prendere il volo. Attendiamo fiduciosi buone nuove.