MASSA - Lo stop alla movida a mezzanotte stabilito con ordinanza dal sindaco Francesco Persiani ha sollevato le dure reazioni del mondo del commercio di Massa. Il provvedimento, firmato sabato pomeriggio e valido 30 giorni, impone a bar, ristoranti e locali pubblici in generale di tutto il territorio comunale di chiudere alle 24 anziché alle 2.
E impone di allontanare gli avventori presente anche dalle aree esterne degli esercizi. Una stretta decisa dal primo cittadino per contrastare la situazione di degrado urbano che si registra nelle ore notturne. Il riferimento è a risse, schiamazzi e episodi di vandalismi che si sono verificati nei mesi scorsi nelle piazze del centro storico di Massa. Allo stesso tempo, ma in seconda battuta, l’obiettivo è anche limitare gli assembramenti e contrastare la diffusione dei contagi.
Contrari sia Confcommercio che Confesercenti che in una nota congiunta stroncano con forza l’ordinanza. “Una decisione gravissima – commentano le due associazioni di categoria – che va a penalizzare, senza alcuna logica, un numero enorme di attività commerciali già oltremodo colpite dalle ricadute
dell’emergenza sanitaria in atto.
Al Tg Noi il sindaco Persiani ha spiegato in realtà che il provvedimento è arrivato dopo un percorso di valutazione, visti i frequenti episodi, e dopo aver incontrato a dicembre gli esercenti del centro. Un segnale, insomma, alle attività e ai frequentatori. E un termine di trenta giorni per capirne gli effetti, in un periodo dell’anno in cui comunque la movida viaggia a bassi giri.
Il tema viene toccato anche nella puntata di questa settimana di Parola di Confcommercio in onda il lunedì sera su Noi Tv.