CALCIO C - Ancora un pareggio per la Lucchese che impatta (2-2) contro un forte Ancona. Prova orgogliosa dei rossoneri che dopo un primo tempo complicato mettono alle corde la formazione marchigiana. Mercoledì sera (ore 21) di nuovo in campo a Cesena ma con tante incognite.
Quando al 93esimo e spiccioli, in pieno recupero e con la Lucchese ridotta in dieci ormai da una dozzina di minuti, Nanni si è infilato alla Tomba tra i difensori anconetani e poi è franato a terra, per un attimo i 700 del Porta Elisa hanno palesato (a ragione) che il signor Zucchetti di Foligno avrebbe concesso la massima punizione ai rossoneri. Ma così non è stato a ribadire una condotta di gara che ha indispettito e non poco tutti, compresi i dirigenti rossoneri che nel dopopartita hanno tuonato in dalla stampa. Peccato perchè la Lucchese avrebbe meritato questi tre punti per come ha saputo reagire ad un primo tempo difficile e per come ha saputo creare problemi alla forte compagine dorica con un gioco ficcante e avvolgente. Peccato perchè i tre punti sarebbero stati ossigeno per una classifica che rimane buona ma non del tutto rassicurante. Sul piano individuale da sottolineare le prove di Semprini, ottava rete stagionale, ma soprattutto della catena di sinistra Nannini-Visconti, quest’ultimo atre della magnifica rete del 2 a 2. Una partita tiratissima e vibrante che al di là della direzione arbitrale ha tenuto sul filo della tensione tutti quanti. Il numero elevato di cartellini gialli, oltre al rosso a scoppio ritardato a Corsinelli testimoniano quanto avevamo già notato seguendo il match dalla tribuna: Zucchetti aveva perso il controllo della partita già nel primo tempo. Inutile piangersi addosso e conviene guardare avanti. Tra poche ore si torna in campo. Mercoledì sera (ore 21, ma sugli orari abbiamo già espresso le nostre perplessità) Lucchese più che incerottata di scena al Manuzzi sul campo del fortissimo Cesena. Corsinelli, Bensaja e anche l’allenatore Pagliuca sono squalificato. Preoccupano inoltre le condizioni del difensore centrale Bellich. Insomma, uomini quasi contati ove si consideri che domenica prossima la squadra rossonera dovrà giocare a Teramo un match chiave in ottica-tranquillità e per non correre il rischio di venire risucchiata in zona playout.