VIAREGGIO - Una palina commemorativa dedicata alla maestra Gabriella De Cori da oggi segna un luogo simbolo della memoria di Viareggio, sconosciuto ai più. Siamo in via Fratti, in pieno centro. Sulla facciata dell'edificio che fino agli anni '30 ospitava la sinagoga e che accolse la scuola per bambini di religione ebraica.
Una delle quattro presenti in Toscana. A Viareggio del resto risiedeva la comunità di ebrei maggiore della provincia di Lucca. E lì dal 1938 al ’43 la maestra Gabriella insegnava a bambini di tutta la zona, fino a quando si aprì il periodo più drammatico delle guerra che spinse alla clandestinità le famiglie ebree, tutte scampate ai rastrellamenti. Tranne l’insegnante, catturata insieme alla sorella e portata a Fossoli e infine ad Auschwitz, senza più fare ritorno. Ad accogliere la targa c’era anche Graziella, una ex alunna.
Il sito di via Fratti entra così nel percorso della memoria voluto dal Comune. Ci saranno a settembre altre due “pietre di inciampo”, ispirate al progetto dell’artista tedesco Guter Demnig. La storia della maestra De Cori – è emerso in questi giorni – si intreccia con quella di Vittorio Gasmann, il compianto attore legato a Viareggio.