CAMAIORE - Dopo mesi di trattative il centrodestra di Camaiore è ancora in stallo nella ricerca di un candidato sindaco o sindaca. I nomi ci sono, le possibilità di giocare la partita per la vittoria anche. Ma manca ancora l’intesa e la coalizione è di fatto bloccata dai veti incrociati e nonostante la voglia di unità rischia alla fine di perdere dei pezzi.
La Lega – dopo la fuga in avanti sulla candidatura civica di Carlo Alberto Carrai della lista Camaiore nel Cuore (che nel frattempo sembra essersi sgonfiata) – ha lanciato il nome del capogruppo Riccardo Micheli. Un candidato probabilmente di bandiera da portare sul tavolo degli alleati. Forza Italia punta sul capogruppo Marcello Mancini, che gode anche dell’appoggio dell’ex sindaco Giampaolo Bertola.
In Fratelli d’Italia, diviso tra due correnti, si contendono la candidatura il capogruppo uscente Riccardo Erra e l’ex assessora Claudia Bonuccelli, avvocato e unica donna in lizza, gradita (pare) anche alla Lega. Ma su di lei pesa il no di Bertola. Il quale, va ricordato, cinque anni fa venne sconfitto alle urne e oggi – come fa notare il leghista Alessandro Santini – essendo fuori dai partiti da anni può contare solo ciò che resta della sua lista civica.
Il nodo nel centrodestra è intricato e potrebbe sciogliersi solo dopo quello delle elezioni di Lucca. Di fronte ad un centrosinistra apparentemente compatto sul vice sindaco Marcello Pierucci, ufficializzato già a settembre, tutti sanno che non è pensabile andare oltre la fine di gennaio. O la sfida sarà davvero difficile e qualcuno potrebbe anche rinunciare. Un soccorso potrebbe arrivare dalla pandemia. Negli ambienti romani non si esclude infatti di rinviare ancora una volta le elezioni amministrative da fine primavera a dopo l’estate, tra settembre e ottobre.