ROMA - Fratelli d'Italia impugnerà la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari di fronte alla Corte Costituzionale. Il ricorso, messo a punto dal deputato versiliese Riccardo Zucconi insieme ad un gruppo di avvocati, è stato annunciato giovedì a Roma in conferenza stampa insieme alla leader Giorgia Meloni e ai capigruppo di Camera e Senato.
La pronuncia dei giudici amministrativi dello scorso novembre – che ha annullato la proroga delle concessioni al 2033 e imposto le gare tra meno di due anni – sarà portata di fronte alla Consulta con l’accusa di “conflitto di attribuzione tra poteri dallo Stato”.
Per Giorgia Meloni il Governo Draghi ha tutti gli strumenti per aprire un contezioso in sede con l’Ue sull’applicazione della Bolkestein . “La direttiva riguarda i servizi e non i beni come le spiagge” – spiega – “e soprattutto ammette deroghe se la risorsa non è scarsa. E l’Italia ha migliaia di chilometri di spiagge libere non assegnate in cui applicare i principi di concorrenza senza toccare i titoli già in essere»
Plaudono le associazioni di categoria, come il Sib Confcommercio che conferma un altro ricorso, di fronte alla Corte di Cassazione per eccesso di giurisdizione. La mossa di Fratelli d’Italia non piace però alla maggioranza, già al lavoro per le gare. “L’iniziativa di FdI, seppure legittima, non risolve in alcun modo il problema” – ha commentato il deputato versiliese del Pd Umberto Buratti. “La maggioranza in Parlamento, d’intesa con il Governo, ha il dovere e la possibilità di definire rapidamente una normativa, confrontandosi con le Regioni, i Comuni e le associazioni di settore”- ha concluso il parlamentare.