ALPINISMO - Ennesima impresa himalayana dell'alpinista lucchese che il 16 novembre scorso, insieme al compagno di cordata Matteo Stella di Courmayeur, ha raggiunto la vetta di una montagna inviolata, mai scalata prima da nessun alpinista al mondo e ribattezzata Santa Barbara e Santa Chiara.
Erano partiti con l’obiettivo del Cholatse ma hanno dovuto rinunciare poichè troppo pericoloso. Ma non si sono arresi e hanno individuato una bellissima piramide di roccia e di neve, una cima inviolata e senza nome. Una scalata difficile, tecnica con una via di salita da individuare e una discesa verso le base tutta da scoprire. Nessuna indicazione, al buio per una bellissima avventura cercata e voluta. Ritornati a valle i locali non hanno saputo dare loro informazioni in più. I due, quindi l’hanno battezzata la cima S.Barbara e S.Chiara. Perché Santa Barbara è la protettrice dei bravi ragazzi e Santa Chiara per un’amica (Chiara Galligani) recentemente scomparsa in montagna. Bergamini racconta che è stata un’avventura vera, con un avvicinamento complicato per la neve instabile che cedeva sotto i piedi con rocce fiorenti. La salita, dal versante sud della montagna, poi è proseguita interamente su roccia, con vari passaggi di V grado, fra consultazioni frequenti per individuare la via di accesso più sicura, fino allo sperato raggiungimento della sommità. In vetta, via libera alla grande gioia, sventolando il tricolore sul panorama mozzafiato. Un’ascesa in piena libertà, senza collegamenti esterni, da giorni i due non avevano più contatti con il mondo esterno. Ora il ritorno a Lucca fra i complimenti di tutti. Venerdì mattina l’alpinista lucchese sarà ricevuto dal Sindaco Alessandro Tambellini che vuole congratularsi per la sua ineguagliabile impresa. Sabato invitato dalla società rossonera assisterà a Lucchese-Carrarese. Bergamini è fiero di aver dato di nuovo lustro a Lucca pronto alla nuova prossima e intrigante avventura.