CAPANNORI - L'amministrazione Menesini vuole favorire il reimpianto compensativo di ogni albero abbattuto sul territorio: una prima importante misura per la lotta al cambiamento climatico
Favorire il ‘reimpianto compensativo’ di alberi e piante abbattuti sul territorio comunale. E’ questo l’obiettivo dell’amministrazione Menesini che ha dato precisi indirizzi, affinchè nell’ambito della redazione in atto del ‘Piano del verde’ e del ‘Regolamento del verde’ e del relativo censimento, venga inserita la regola di non decrementare il patrimonio arboreo pubblico e privato e pertanto, in caso di abbattimento di specie arboree, si provveda ad attuare opportune azioni compensative di reimpianto, ripristinando specie arboree idonee a garantire alla comunità gli stessi effetti benefici che la pianta precedente garantiva all’ambiente. Si tratta di una prima e importante misura nella lotta al cambiamento climatico che parte da Capannori. In pratica, secondo quanto sarà indicato nei piani del verde, sia i soggetti privati che i soggetti pubblici intenzionati ad abbattere alberi dovranno inviarne comunicazione al Comune. Successivamente un agronomo valuterà quali e quanti alberi mettere a dimora per garantire la stessa quantità di ossigeno prodotto dagli alberi abbattuti. I privati che non potranno mettere a dimora nuovi alberi sul loro terreno potranno farlo su terreni pubblici.
“Riteniamo strategico mettere a sistema tutta una serie di azioni di tutela e incremento del patrimonio arboreo di proprietà pubblica e privata attraverso la redazione di appositi piani urbanistici di settore – afferma il sindaco Luca Menesini-. Il nostro obiettivo principale è migliorare la qualità dell’aria sul nostro territorio e riconoscere quindi il diritto dei cittadini all’ossigeno ed al valore benefico del patrimonio arboreo, visto che a causa delle condizioni geografiche peculiari, il nostro territorio è sensibilmente colpito dalla concentrazione di polveri sottili in atmosfera. Quest’azione per la protezione e l’implementazione del verde è tra le più importanti che stiamo mettendo in campo per combattere l’inquinamento dell’aria ed è la prima di una serie con cui diamo il via ad una vera e propria rivoluzione culturale sul tema del cambiamento climatico, così come abbiamo fatto nel campo della gestione dei rifiuti. Il patrimonio arboreo rappresenta un bene da tutelare e conservare fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici e per abbattere il livello di Pm 10, perchè come è noto gli alberi sottraggono Co2 all’atmosfera e restituiscono ossigeno, svolgendo una funzione fondamentale per la tutela dell’ambiente. A Capannori chi abbatterà alberi sia esso un cittadino o un soggetto pubblico, dovrà reimpiantarne altri che abbiano gli stessi effetti benefici dei precedenti”.
“Gli alberi sono i nostri principali alleati nella lotta al cambiamento climatico e nell’abbattimento delle polveri sottili con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e della vita dei nostri cittadini – sostiene l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro-.
Basti pensare che in un contesto cittadino un albero di medie dimensioni assorbe in media tra i 10 e i 20 Kg di Co2 l’anno e se collocato in un contesto naturale tra i 20 e i 50 Kg. E’ quindi fondamentale far sì che ogni albero abbattuto venga sostituito, accanto all’implementazione del nostro patrimonio verde con nuove piantumazioni. Con il progetto Amaca (Alberi per Migliorare l’Aria a Capannori) ci siamo aggiudicati un finanziamento regionale di circa 190 mila euro per mettere a dimora circa 1.300 nuove alberature autctone che, a partire dalla prossima primavera, andranno a rendere più verdi e più salutari 11 aree urbane, tra cui alcuni parchi e viabilità di varie frazioni. Nell’ambito della redazione del piano del verde sarà realizzato un censimento degli alberi presenti sul territorio per poi programmare quanti e quali nuovi alberi mettere a dimora per raggiungere l’obiettivo della ‘neutralità climatica’.
Sarà fatta deroga al ‘reimpianto compensativo’ nel caso di aree collocate a determinate quote altimetriche, nel caso di arboricoltura professionale e di abbattimento di piante per motivi di incolumità pubblica.