MOUNTAIN BIKE - Assegnati al Ciocco per la prima volta i titoli mondiali di mountain bike nella Marathon Master. Percorso impegnativo di 64 chilometri che si sviluppa su un anello di 32 chilometri da ripetere due volte. Oltre 2600 i metri di dislivello.
Alle 9 in punto di sabato 25 settembre il via di questa prima edizione della storia del Mondiale Marathon Master di MTB. Oltre 200 gli atleti in rappresentanza di tantissime nazioni, per primi a partire gli uomini con un giro completo nell’anello dello stadio del ciocco. Una partenza al sapor di revival con i campioni del passato Paola Pezzo Gilberto Simoni, Giovanna Bonazzi e Hubert Palhubert che hanno fatto da apripista di lusso nel giro dello stadio. Poi la parola è passata ai Master, che hanno dato vita ad una gara di altissimo livello dall’inizio alla fine. E’ andato tutto bene al Ciocco, a cominciare dal tempo che ha regalato una splendida giornata di sole ed un tempo asciutto, ideale per affrontare un percorso abbastanza impegnativo di quasi 64 km, percorsi in due giri che hanno toccato i centri di Treppignana, il centro storico di Barga e naturalmente i boschi della tenuta del Ciocco e dei dintorni. La gara fin dalle prime batture è stata dominata dai tre che poi alla fine hanno concluso nelle prime tre posizioni assolute e che hanno subito creato un ragguardevole distacco sugli agli inseguitori. Ha vinto il tedesco Karl Platt che alla fine ha messo tutti dietro. Al secondo posto il brasiliano Hugo Prado e, primo degli italiani, in terza posizione e assoluta il toscano Andrea D’Oria. Delusione invece per il pluricampione master barghigiano Mirko Balducci. Ci teneva a far bene sui sentieri di casa, ma un guasto alla bici lo ha messo fuori scena nel tratto tra il Ciocco ed Albiano, quando stava appunto lottando per le prime posizioni. Nella classifica generale femminile a vincere è stata invece la svizzera Florence Dabellay. Secondo e terzo posto tutto italiano con Valentina Garattini e Lorena Zocca