Viareggio - Le prime reazioni alle motivazioni dei Giudici di Cassazione della sentenza dell'8 gennaio sono state, ovviamente, l'incomprensione dello stralcio dell'aggravante e la condanna verso la prescrizione
Ancora presto per esprimere considerazioni definitive, ma i familiari delle vittime della strage di Viareggio e i loro avvocati hanno voluto comunque commentare alcuni dei punti salienti emersi dalle motivazioni depositate dai giudici della corte di Cassazione in merito alla sentenza dell’8 gennaio scorso, in cui è stato stralciata l’aggravante dell’incidente sul lavoro, facendo cadere in prescrizione alcuni dei reati maggiori tra cui l’omicidio colposo plurimo.
Proprio questo è il punto che maggiormente ha scosso i familiari e che il presidente dell’associazione “Il mondo che Vorrei” commenta così.
Altro punto toccato è quello relativo alla prescrizione, che viene definita come metodo per non arrivare alla verità in processi lungi e tecnici come è stato quello della strage di Viareggio.
Quello che ermerge, però, secondo l’avvocato Gabriele Dalle Luche è che c’è un accertamento di responsabilità definitiva per la mancata manutenzione e chi ne è stato responsabile, al netto dello stralcio delle aggravanti.