STAZZEMA - Non solo commozione e dolore ma anche speranza per una nuova legge contro la propaganda fascista nel 77esimo anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. La cerimonie solenni, nonostante le restrizioni anti covid, hanno portato sulla piazza del borgo versiliese autorità da tutta la Toscana e da fuori regione.
Dopo la messa celebrata dall’Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto di fronte alle ultime superstiti della strage, il corteo è salito all’Ossario dove è stato reso omaggio alle 560 vittime del 12 agosto del ’44. Oltre alle amministrazioni comunali e ai parlamentari di zona, presente il governatore Eugenio Giani e il Sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Deborah Bergamini, versiliese, che ha tenuto l’orazione ufficiale.
Nel mezzo all’anniversario la bufera – con tanto di richiesta di dimissioni – sul collega di Governo Claudio Durigon, sottosegretario leghista, che ha proposto di dedicare un parco pubblico di Latina, già intitolato a Falcone e Borsellino, ad Arturo Mussolini, fratello del Duce. Il sindaco Maurizio Verona nel suo intervento ha invece annunciato di aver già scritto al premier Draghi per chiedere di rimuovere Durigon dal Governo. Mentre a settembre approda in Parlamento la proposta di legge antifascista partita un anno fa da Sant’Anna dopo oltre 242mila firme raccolte.
Il messaggio più forte è stato ancora una volta quello arrivato dal superstite simbolo dell’eccidio, Enrico Pieri.