LUCCA - L'intera pista ciclabile, dall'angolo di Via Guidiccioni a Via Savonarola, è stata transennata, consentendo solo l'accesso alle abitazioni e alle attività commerciali lungo il tragitto.
I tecnici incaricati dal Comune sono al lavoro con ruspe e altri mezzi per rimuovere le macerie all’interno della voragine, apertasi ieri su un tratto di pista ciclabile in Viale San Concordio. L’area, che si sviluppa sopra un fosso tombato, è stata interamente transennata, consentendo in via precauzionale il solo accesso alle abitazioni e alle attività commerciali. Nei prossimi giorni si procederà a verificare la stabilità del manto di copertura con opportune strumentazioni, tra cui un robot dotato di telecamera.
Il cratere è stato provocato dalla rottura della soletta di copertura del fosso che si trova al di sotto della pista stessa. Quest’ultima è stata realizzata nei primi anni 2000, mentre la soletta che ha ceduto sarebbe molto più datata e risalirebbe a oltre 40 anni fa. Pare che alcuni segnali di cedimento fossero stati individuati da chi frequenta assiduamente il quartiere, ma che i riscontri abbiano dato esito negativo. Sulla questione Remo Santini, capogruppo di SìAmoLucca, ha presentato una raccomandazione urgente al sindaco e alla giunta durante il consiglio comunale affinché il Comune faccia le opportune verifiche non solo del tratto interessato della voragine, ma anche sugli altri grandi fossi coperti del quartiere, che secondo le testimonianze dei residenti, non sono mai stati ripuliti e poi tombati.