SERAVEZZA - Doveva essere il giorno più lungo, quello della 65esima edizione del Palio dei Micci di Querceta. E invece la pandemia ha fermato per il secondo anno tutte le manifestazioni. Ma il mondo delle contrade c'è ancora.
Per questo i presidenti insieme alla Pro Loco e al Comune si sono ritrovati per una cerimonia simbolica là dove tutto ebbe inizio. Nel piazzale di via Catena a Marzocchino, di fronte al cippo che ricorda la prima corsa sull’asino che si tenne il 18 marzo 1956, là dove oggi sorgono case e scuole.
E’ stato il parroco di Querceta ad impartire la benedizione al monumento, circondato dalla bandiere delle otto contrade, dal gonfalone del Palio, del Trofeo fratelli Meccheri e dell’Alabarda d’oro. I premi, inseguiti e sognati da tutti, che da due anni non vengono assegnati.
Due anni di stop rischiano di sfaldare il mondo delle contrade, socialmente ed economicamente. Il Comune di Seravezza è pronto a dare un sostegno.