PIETRASANTA - Dopo dieci anni il depuratore del Pollino è ancora in attesa delle autorizzazioni. Scadute nel 2011, l’impianto va avanti in deroga in attesa che si completi la procedura di valutazione di impatto ambientale postuma. A denunciare il caso sono i residenti riuniti nell’Associazione tutela ambientale della Versilia.
Dopo vari tentativi, nel 2018 Gaia ha ripresentato alla Regione la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione. Tra proroghe e ritardi solo nel marzo 2021 sono state presentate le ultime relazioni integrative. Ma sono numerose le criticità al piano evidenziate sia da Arpat che dal Comune di Pietrasanta, così come dagli stessi ambientalisti che hanno depositato una perizia giurata firmata da Marco Stevanin, commissario tecnico ambientale in Veneto.
I residenti chiedono chiarezza sul corretto funzionamento dell’impianto, alla luce dell’imminente ampliamento della rete fognaria della zona annunciata da Gaia: altri 8 km di fognatura per 1400 utenti in più.
A breve sarà convocata la Conferenza dei Servizi per discutere delle autorizzazioni. Intanto anche la Procura di Lucca indaga sul depuratore, dopo gli esposti presentati dagli avvocati del comitato, per fare luce sul percorso autorizzativo e su prestunte criticità sugli scarichi dell’impianto.