VIAREGGIO - Un appartamento confiscato alla mafia diventa culla della legalità e dell’integrazione sociale. E’ stata inaugurata a Viareggio la prima Casa dei diritti, la prima struttura al servizi di chi rischia di rimanere ai margini della società.
Nelle stanze di via Sant’Antonio rinnovate dal Comune grazie ad un contributo regionale di circa 67mila euro, trovano spazio sei sportelli affidati ad altrettante associazioni coordinati da Arci. Uno per gli immigrati, per i diritti Lgbt+, il presidio Libera contro le mafie, l’associazione antiracket e antiusura, il Cro Darsene e il gruppo Sankara con la neonata webradio.
Un progetto innovativo, promosso dal Comune di Viareggio e dalla Regione, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca, la Chiesa Valdese, e i Lions. Un esempio per la Toscana, come ha dichiarato l’assessore Stefano Ciuoffo, prima regione del centro nord per denuncie e arresti per mafia.