PROV. LUCCA - Non solo posti persi, ma anche contratti a termine non rinnovati, scomparsa di piccole partite iva e lavoratori stagionali. Preoccupa il futuro delle posizioni "congelate" dal blocco dei licenziamenti.
La Festa dei Lavoratori diventa anche l’occasione per fare il punto sui nuovi disoccupati. In seguito alla pandemia migliaia i posti di lavoro persi soltanto nella nostra provincia di Lucca, a questi numeri si devono aggiungere le posizioni di quanti, pur non avendo perso l’occupazione, non hanno lavorato: partite iva, lavoratori stagionali, contratti a termine non rinnovati.
A preoccupare le sigle sindacali ci sono anche le circa 94mila le posizioni congelate – dato regionale – grazie al blocco dei licenziamenti e alle misure messe in campo dal governo.
Politiche attive che, chiarisce Angelini, devono puntare rapidamente alla riqualificazione del personale, soprattutto in una imminente prospettiva di riorganizzazione di imprese e aziende nel segno della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale, che comporteranno profondi cambiamenti anche a livello occupazionale.