Toh, chi si rivede, domenica riparte il campionato di Eccellenza

Toh, chi si rivede, domenica riparte il campionato di Eccellenza

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO ECCELLENZA - Riprende, anzi riparte ex novo, il campionato di Eccellenza. Sospeso in autunno causa pandemia, si riparte domenica prossima seppur a ranghi ridotti. Il calcio nostrano è rappresentato da Camaiore e Tau Calcio. Hanno rinunciato Castelnuovo Garfagnana e River Pieve.

 

Parti con 36 e te ne ritrovi 19 ma tant’è. Si riparte. Sono stati mesi e settimane concitate sul campionato di Eccellenza rimasto nel limbo di chi sapeva  ma non poteva, di chi voleva ma non conosceva il proprio destino. Non è stato facile, assolutamente, ma si riparte, almeno ci si prova. Organico quasi dimezzato in Toscana che le superstiti sono stati suddivise in due gironi: uno da 10, quello che ci interessa, e un altro da 9. Ci saranno due posti per la serie D e allora sarà battaglia. Garantito.

In autunno fu tutto sospeso causa covid dopo sole due giornate. Da allora sono trascorsi sei mesi e delle quattro squadre della provincia di Lucca hanno deciso di ripartire Camaiore e Tau Calcio, non Castelnuovo e River Pieve. Bluamaranto e granata si sono già affrontate all’epoca in Coppa Italia al comunale di Altopascio. Ora si schierano ai nastri di partenza con le loro ambizioni che sono innanzitutto di ben figurare. Il Tau Altopascio ha perduto qualche giocatore importante salito in serie D ma ha rimpolpato la rosa con elementi di buon valore tecnico e giovani interessanti. Il Camaiore dal canto suo ha mantenuto un’ottima intelaiatura con un paio di innesti di valore e come ci ha confermato anche il DS Jacopo Pellegrini non si nasconde: vuol essere protagonista.

Entrambe giocheranno in trasferta la prima del nuovo campionato. Trasferte insidiose col Camaiore sul campo del Tuttocuoio e il Tau di scena a Perignano. E’ un campionato talmente corto e strano (appena 9 giornate, solo andata) che può succedere davvero di tutto. Avrà il fascino di un evento unico e raro. Di qualcosa di eccezionale che francamente speriamo di non dover più raccontare.