PIETRASANTA - La lente dell'Europa si è posata sulla discarica di Cava Fornace. La Commissione Europea ha discusso infatti la petizione presentata lo scorso giugno dai comitati e firmata da centinaia di cittadini che da anni si battono per la chiusura del sito che sorge tra Pietrasanta e Montignoso, dove vengono conferiti rifiuti speciali come l'amianto.
La commissione Peti nell’aula di Bruxelles ha ascoltato gli esponenti del comitato con l’intervento chiave del giurista ambientale Marco Grondacci che ha ripercorso le tappe della vicenda dell’ex cava Viti, che sorge a poche centinaia di metri dall’area protetta del lago di Porta, convertita da discarica di inerti lapidei a discarica rifiuti pericolosi nel 2007.
La Commissione ha deicso di tenere aperto la petizione chiedendo ai comitati ulteriori dossier sul tema dell’inquinamento della falda acquifera e delle ricadute ambientali sulla vicina zona protetta aggiornando la relazione. Ma esprimendo già alcune valutazioni.
Per fare luce sul caso, la Commissione ha deciso di inviare una lettera alla Regione Toscana e al Ministero della Transizione ecologica.