CALCIO C - La restituzione di tre punti al Livorno fa scivolare di nuovo la Lucchese all'ultimo posto e con prospettive ancora più difficili di conquistare una salvezza che a questo punto sarebbe davvero un miracolo. Domenica arriva il Lecco e l'unica possibilità è vincere.
C’era una volta la Lucchese…quella bella e forte che faceva invidia. Già quella Lucchese…Bei tempi oggi un pò diversi con una squadra che annaspa all’ultimo posto e col rischio sempre più concreto della retrocessione diretta in serie D. I 3 punti restituiti al Livorno hanno ridisegnato la classifica ma coi labronici che hanno il vantaggio di una miglior differenza-reti (-10 contro -24) vista la perfetta parità negli scontri diretti. Purtroppo anche la gara di domenica sera al Marmi di Carrara ha confermato gli enormi limiti di questa squadra. Di Stefano ha provato a cambiare qualcosa ma in realtà pur cambiando l’ordoine dei fattori il prodotto non cambia. E la Carrarese di Totò Di Natale ha vinto in scioltezza nonostante che venisse da un periodo nerissimo e da cinque sconfitte consecutive. Una squadra nata male, rifinita peggio e che ha avuto mille vicissitudini ma che salvo clamorosi colpi di scena si avvia (finchè matematica lo consenta) ad un mesto ritorno in serie D. Chiaro che i continui saliscendi degli ultimi anni non aiutano in un processo di crescita e di stabilità. Nonostante l’impegno profuso il fallimento stagionale è sotto gli occhi di tutti. Ora mancano 180′ (2 partite) alla fine e manco a dirlo domenica prossima in casa con il Lecco e il 2 maggio sul campo del Renate è obbligatorio vincere. Intanto per evitare l’ultimo posto e perchè non si sa mai. Ma c’è un ma che pesa come un macigno. Troppe volte ormai abbiamo evocato reazione, svolta, approccio etc etc. Poi nulla di tutto ciò si è mai verificato alla resa dei conti. La Lucchese 2020/2021 è questa: prendere o lasciare. Una lenta agonia su cui potrebbe calare il sipario già domenica prossima. Poi ci sarà da voltare pagina e ricostruire avviando un nuovo progetto. Magari anche dalla D perchè oggi la realtà è questa.