Viareggio - I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che si sono costituiti parte civile nel processo della strage di Viareggio sono stati chiamati, dai legali di Ferrovie dello Stato, a versare circa 80.000 euro di spese legali
L’esclusione delle aggravanti previste dalle norme sulla sicurezza sul lavoro durante il processo di Cassazione ha fatto così ricadere sui lavoratori le spese legali dei primi due gradi di giudizio. Sono sei i lavoratori coinvolti per sostenere i quali l’associazione “il mondo che vorrei” ha avviato una raccolta fondi.
“Siamo ancora in attesa delle motivazioni (da quasi tre mesi) dalla Suprema Corte di Cassazione – si legge in una nota diffusa dall’associazione – ma i primi effetti di un giudizio scellerato si fanno già sentire. Non solo le imprese possono violare le più elementari norme sulla sicurezza del lavoro, ma impongono ai lavoratori stessi un prezzo salatissimo.”
“E’ evidente che il pagamento di somme così elevate – hanno dichiarato i lavoratori – rappresenta un vero problema per tutti i soggetti coinvolti e anche per quei sindacati che pure possiedono maggiori strumenti, ma per noi risulta un onere gravissimo, quasi insormontabile. Sottolineiamo che non abbiamo mai ricevuto un centesimo dei risarcimenti riconosciuti nei primi due gradi di giudizio.”
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