Viareggio - La cerimonia del Venerdì Santo si è svolta a porte chiuse di fronte agli hangar del Carnevale. Sette stazioni che hanno preso ispirazione dal tema dei carri che sfileranno il prossimo settembre
Un’atmosfera surreale ha pervaso la Cittadella del Carnevale di Viareggio, teatro della Via Crucis del venerdì Santo. La richiesta della Diocesi di svolgere qua il rito è stata accolta dalla Fondazione, come già avvenne nel 2017, ma l’assenza del popolo, come previsto dalle norme anti contagio, ha conferito all’intera cerimonia un senso ancora più grave e profondo di riflessione e raccoglimento.
E’ stato il gruppo della Pastorale Giovanile della Versilia a realizzare i momenti di preghiera con sette stazioni: ognuna di queste ha preso ispirazione da uno dei carri grandi che poi sfileranno a settembre per il Carnevale. Alcuni di questi carri infatti affrontano tematiche quali lo squilibrio tra ricchezza e povertà, l’ecologia, la pandemia, il razzismo, l’eterna lotta tra il bene e il male e un inno alla vita. Temi che sono al centro delle riflessioni e delle preghiere proposte dai giovani e che sono state celebrate dall’Arcivesco Paolo Giulietti, coadiuvato da Don Luigi Angelini.
Il rito che è stato trasmesso in diretta sulla nostra emittente, sia sul digitale terrestre che in streaming. La replica della cerimonia andrà in onda domenica 28 alle 15:00