TOSCANA - Manca solo la firma sull’ordinanza del ministro della Salute, ma l’esito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità di venerdì pomeriggio non lascia scampo. La Toscana da domenica torna in zona arancione dopo cinque settimane in giallo. Con un indice Rt puntuale dell’1,1 in una forbice tra 1,06 e 1,16. Una settimana fa era allo 0.98.
Con l’arancio torna dunque il limite agli spostamenti fuori dal proprio comune di residenza e la restrizione al solo asporto o alle consegne a domicilio per bar e ristoranti. E sono proprio i ristoratori i più delusi e arrabbiati: non c’è stato lo slittamento dell’arancione a lunedì, come richiesto. E così vanno in fumo le prenotazioni a tappo del pranzo domenicale di San Valentino.
Alcuni ristoratori, con frigoriferi e dispense piene, sono pronti a proteste clamorose, anche ad una apertura simbolica per il pranzo di domenica. Sapere con certezza solo il venerdì pomeriggio della chiusura di domenica per la categoria è inaccettabile. Per questo la Confesercenti Toscana Nord fa appello al nuovo Governo.
Intorno alle 19 il Presidente Giani ha ufficializzato il passaggio alla zona arancione: “Ho parlato con il Ministro Speranza e mi ha comunicato la decisione della cabina di regia di portare in zona arancione Toscana, Liguria, Abruzzo e provincia autonoma di Trento. Sono trascorse 5 settimane in zona gialla ed è fisiologico un aumento dei contagi che non rappresenta un picco incontrollato, ma invece una progressione che occorre frenare per poter presto riportare condizioni sicure per la salute dei cittadini. Le Regioni non hanno la facoltà di modificare le decisioni delle autorità governative.”