PROV. LUCCA - La Regione si impegnerà con immediatezza per risolvere questa emergenza, che mette in ginocchio non solo gli apicoltori ma l'intera agricoltura.
La Toscana si attiverà con immediatezza per contrastare la diffusione della vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico, rafforzando tutte le azioni possibili e privilegiando le modalità di intervento meno impattanti sull’ambiente e sugli altri insetti. E’ quanto richiesto dalla mozione approvata all’unanimità lo scorso 26 gennaio e presentata alla giunta regionale su iniziativa dei consiglieri Luciana Bartolini (Lega), Irene Galletti (M5S) e Vittorio Fantozzi (FdI) e successivamente emendata da Andrea Pieroni (Pd).
Quella della vespa velutina rappresenta una vera e propria emergenza: questi insetti sono infatti capaci di aggredire gli alveari con strategia militare, uccidendo le api bottinatrici cariche di polline al rientro nelle loro cassette e indebolendo l’intera colonia. Un grave problema non solo per gli apicoltori, ma per l’agricoltura in generale essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, da cui dipende la capacità riproduttiva di centinaia di migliaia di specie di piante.
Per risolvere il problema – particolarmente sentito in alcune zone della Lunigiana, dove sono stati avvistati numerosi nidi – la Regione dovrà anche implementare una campagna di monitoraggio e valutare la possibilità di prevedere nella prossima manovra di bilancio azioni ulteriori e relativi stanziamenti sulla base dei prevedibili danni alle produzioni. Nel 2020 sono stati assegnati oltre due milioni di euro alle 131 aziende del settore .