Viareggio - I giudici della Corte di Cassazione non hanno riconosciuto l'aggravante dell'infortunio sul lavoro per la strage della stazione di Viareggio, facendo cadere in prescrizione le accuse dell'omicidio colposo per tutti e tredici gli imputati nel processo. Rimane quella di disastro ferroviario
Da quel maledetto 29 giugno, quella di oggi è stata, per i familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, la giornata più lunga e dall’epilogo più doloroso. Divisi tra la sala della Croce Verde di Viareggio e Roma, di fronte al palazzo della Corte di Cassazione, familiari e membri dell’associazione Il Mondo Che Vorrei, hanno atteso che i giudici leggessero la sentenza definitiva per quanto riguarda il processo sulla strage della stazione ferroviaria. Alle 13.00 gli avvocati sono stati fatti entrare nell’aula per la lettura del dispositivo, ma solo intorno alle 15:00 si è saputa la decisione della Corte, con la prescrizione dell’omicidio colposo dato che i giudici hanno ritenuto di non riconoscere l’aggravante dell’infortunio sul lavoro. Per gli imputati Moretti ed Elia l’annullamento con rinvio per il reato di disastro ferroviario, per rideterminare gli elementi della colpa. Una vera e propria doccia fredda, una decisione che, come ha commentato nell’immediato Marco Piagentini, ha riaperto il dolore di 11 anni fa.