CALCIO C - La Lucchese torna da Livorno con un pareggio che lascia l'amaro in bocca. I rossoneri hanno sfiorato la vittoria che sarebbe stata meritata. Sfortuna e qualche decisione arbitrale hanno penalizzato la squadra di Lopez.
Quando all’incedere del 90esimo Bianchi irrompe in scivolata si ha la sensazione che la Lucchese vincerà il derby. Ma quando in pochi istanti il pallone picchia sotto la traversa, poi sulla riga e finisce il suo illusorio viaggio tra le braccia del portiere del Livorno Stancampiano, allora capisci che quella partita la Lucchese non la vincerà più. Come invece, aggiungiamo noi avrebbe meritato. Eh sì, perchè nel calcio si ha un bel da dire di possesso palla e di fare la partita ma al Picchi in una domenica prenatalizia le migliori occasioni del match le hanno avute gli uomini di Lopez. Grida vendetta anche la segnalazione di un fuorigioco (che non c’era) fischiato a Nannelli che poteva involarsi da solo verso la porta: eravamo ancora sullo 0 a 0. In vantaggio con il solito Bianchi, che batte i rigori con la freddezza di un veterano anche se ha solo 20 anni, la Pantera aveva costruito basi solide. E se allo scadere del primo tempo Kosovan, peraltro tra i migliori con Papini, Meucci, Nannelli e Bianchi, avesse sfruttato meglio un pallone con su scritto “spingere in rete” saremmo qui commentare un’altra partita. Bellissimo il punto del pareggio dei labronici con una staffilata in diagonale di Tino Parisi che Coletta non riesce ad intercettare e che va a sancire un 1 a 1 che comunque ci può stare. Confortanti i progressi dei rossoneri, ancora in scaramantico giallofluo, attesi adesso dalla partita casalinga di mercoledì (ore 17,30) contro la forte e ambiziosa Carrarese di Silvio Baldini. Impegno che va a completare un ciclo davvero infernale con 10 partite in 38 giorni. Ecco, quella contro i gialloazzurri marmiferi sarà una sorta di esame e di prova del nove sulla consistenza di questa Lucchese.