MASSA - Parenti e amici di funzionari pubblici assunti per ottenere favori, nuove sedi, affidamenti di soggetti minori in soprannumero con il risultato di accrescere il volume di affari fino a tredici volte in sei anni. Un sistema collaudato di corruzione quello scovato dai Carabinieri di Massa-Carrara nella maxi operazione “Accoglienza” che vede coinvolti enti pubblici e la cooperativa Serinper, che gestisce decine di strutture protette per famiglie disagiate e minori.
Otto arresti per corruzione e traffico di influenze, tra questi – ai domiciliari – il sindaco di Villafranca in Lunigiana Filippo Bellesi e il giudice onorario del Tribunale dei Minori Rosa Russo, nella sua abitazione di Lucca. Oltre ai dirigenti della Serinper e funzionari della Asl coinvolti. Decine le perquisizioni nelle strutture di accoglienza tra le province di Massa e Lucca, tra cui due case famiglia a Stiava, a Massarosa.
Una commistione tra controllato e controllore a tutto vantaggio della Serinper che otteneva contributi e affidamenti, anche di minori, in numero superiore alle reali possibilità, violando di conseguenza gli standard minimi richiesti. Cibo di scarsa qualità o insufficiente, condizioni igienico-sanitarie non adeguate, bambini costretti a dormire in giacigli di fortuna. Con continui maltrattamenti, minacce e costrizioni fisiche, le chiamavano “contenimento”. Chi doveva occuparsi dei controlli chiudeva un occhio perchè dai gestori otteneva assunzioni “di comodo”. Il tutto sulla pelle di persone fragili impossibilitate a ribellarsi e minacciate di ritorsioni nel caso avessero denunciato queste condotte.
L’inchiesta fa tremare il sistema socio-politico apuano, e non solo, e vede anche diversi indagati illustri, tra cui il presidente del Consiglio di Massa Stefano Benedetti e il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, accusato di aver favorito la Serinper per un abuso edilizio.