LUCCA - Una telespettatrice residente in centro storico segnala problemi di rispetto della privacy nelle modalità di conferimento dei rifiuti in caso di positività al Covid.
Il sistema di conferimento dei rifiuti in caso di positività al Covid sembrerebbe non garantire la privacy degli utenti interessati. La segnalazione della presunta violazione ai dati sensibili arriva da una telespettatrice residente in centro storico che, essendo risultata positiva al Covid-19, si è trovata a fare i conti personalmente con le modalità di raccolta dell’immondizia stabilite da Sistema Ambiente e riportate in un nostro servizio trasmesso nelle edizioni del TgNoi del 2 e 3 dicembre.
Secondo quanto descritto dalla telespettatrice gli utenti covid positivi sono tenuti a posizionare i sacchi dell’immondizia fuori della porta di casa con un cartello recante la scritta “Rifiuti covid”. E’ facile quindi pensare che nel periodo, spesso abbastanza prolungato per oggettivi problemi di tempo e di personale, di esposizione dei suddetti sacchi, chiunque possa leggere queste informazioni. Non si tratta di far polemica, ci scrive la telespettatrice, ma “di segnalare una grave incongruenza tra le leggi, il loro rispetto e le categorie che a questo rispetto sono tenute, in contraddizione, tra l’altro, con il dettato costituzionale che vede tutti i cittadini uguali di fronte alla legge”.
“Una normativa – prosegue la signora – che evidentemente serve per lo più a mettere in croce solo alcune categorie di persone nello svolgimento del proprio lavoro, visto che il garante ha approvato il protocollo sul conferimento dei rifiuti, ma si è dimostrato molto più arcigno, e miope, in casi meno gravi, a volte anche risibili, di presunta violazione della legge in questione”.