Anche i medici di assistenza primaria e continuità assistenziale potranno eseguire test antigenici rapidi nei propri studi, o in locali e strutture messi a disposizione delle Asl, sia ai contatti al termine della quarantena che ai casi sospetti di avere avuto un contatto stretto
L’esito del tampone dovrà, poi, essere registrato nei sistemi informativi messi a disposizione dal sistema sanitario regionale.
Lo prevede l’Ordinanza firmata oggi dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, che prevede, inoltre, le modalità organizzative in sicurezza delle attività dei professionisti coinvolti nel potenziamento della tracciabilità per contrastare la diffusione del virus.
L’ordinanza disciplina quanto già oggetto di specifici accordi, sottoscritti nei giorni scorsi tra assessorato alla sanità e organizzazioni sindacali di riferimento (Fimmg e Snami), e prevede in via sperimentale, durante tutto il periodo dell’emergenza pandemica, che le Asl, attraverso specifici accordi aziendali, attuino il modello assistenziale h16, finalizzato al coinvolgimento della continuità assistenziale in supporto all’attività per l’emergenza Covid 19. Il servizio opererà attraverso Centrali di continuità assistenziale in orario notturno (dalle 20 alle 8). Le ore di attività notturne dei medici non impegnati nell’attività della Centrale saranno così riutilizzate in orario diurno per la gestione dell’emergenza pandemica (sorveglianza sanitaria, attività ambulatoriale su pazienti con sintomi simil-influenzali od ospitati in albergo sanitario).
Il servizio della guardia medica rimarrà inalterato, in tutte le sedi a oggi attive, fino alle ore 24 (compresi il sabato e la domenica). Nei fine settimana, sabato e domenica, la Centrale potrà richiedere tamponi per soddisfare le richieste di tracciamento, garantendo così la continuità del servizio.