VIAREGGIO - "Non impediteci di poter essere presenti davanti alla Corte di Cassazione e di poter seguire via web quello che verrà discusso in quell’aula, non privateci della dignità di esserci." Queste le parole contenute nella lettera aperta inviata dai famigliari delle vittime della strage di Viareggio alle istituzioni.
La missiva è stata indirizzata al Ministro della Giustizia, al Presidente della Regione Toscana, al Presidente della Provincia di Lucca e al Sindaco di Viareggio in vista della data di inizio del processo in Corte di Cassazione il 2 dicembre.
Alle parti civili non sarà concesso assistere ai lavori della Quarta Sezione, che si riunirà dal 2 fino al 5 dicembre (con probabile sentenza nel pomeriggio di venerdì 4). Inoltre, essendo ancora la Toscana in zona rossa, i famigliari delle vittime non potranno raggiungere Roma, neppure per restare fuori dal palazzo della Suprema Corte.
L’associazione Il MOndo che Vorrei chiede quindi un intervento straordinario per consentire loro di assistere, anche da remoto. “Vorremmo ricordare che in quell’aula, in quei giorni, tutto sarà detto e tutto esisterà perché 32 persone, 11 anni fa sono state bruciate vive…e loro non potranno mai più ricominciare” – così si legge nella lettera.