PROVINCIA DI LUCCA - "Rischiamo – spiega Menesini – che aumentino i divari tra studenti e che peggiori la situazione di chi ha maggiori difficoltà: è un rischio socio-culturale che non possiamo correre, visto che parliamo di giovani, cioè, del nostro futuro"
La didattica a distanza non crea problemi solo per quanto concerne l’apprendimento e l’insegnamento via web e per quanto concerne le infrastrutture telematiche. Si è fin da subito evidenziato anche un problema di dotazione dei mezzi – pc e tablet – per le famiglie in difficoltà.
«Come Provincia – spiega il presidente Luca Menesini – ci siamo immediatamente attivati e, grazie all’impegno della consigliera provinciale Maria Teresa Leone, abbiamo effettuato una ricognizione del fabbisogno negli istituti secondari del territorio. Si sono subito evidenziati dei numeri importanti e, pertanto, abbiamo deciso di scrivere alle aziende del territorio chiedendo una donazione di pc o tablet alle scuole secondarie».
Con l’ultimo Dpcm, infatti, è prevista la totale didattica a distanza per le scuole superiori e, quindi, diventa importante che tutti abbiano la possibilità di fruire delle lezioni online. «Rischiamo – spiega Menesini – che aumentino i divari tra studenti e che peggiori la situazione di chi ha maggiori difficoltà: è un rischio socio-culturale che non possiamo correre, visto che parliamo di giovani, cioè, del nostro futuro».
La Provincia, per voce del suo presidente, ha chiesto quindi alle aziende di contattare l’ente di Palazzo Ducale che farà da tramite con gli istituti secondari, che li metterebbero a disposizione (in comodato gratuito) degli studenti che ne hanno necessità per poter effettuare la didattica a distanza: «Si tratterebbe – conclude Menesini – un grande gesto di vicinanza e solidarietà per tutta la nostra comunità».