PROVINCIA DI LUCCA - Dopo un bilancio positivo per quanto riguarda la stagione estiva, anche per gli agriturismi si apre una fase di crisi, a causa delle attuali restrizioni, al pari di bar e ristoranti. Nella provincia di Lucca, ad oggi, su 242 agriturismi autorizzati, aperti anche senza clienti, ci sono 133 attività che fanno ristorazione e degustazioni che sono di fatto chiuse.
Dopo un bilancio positivo per quanto riguarda la stagione estiva, anche per gli agriturismi si apre uanfase di crisi, a causa delle attuali restrizioni, al pari di bar e ristoranti. Nella provincia di Lucca, ad oggi, su 242 agriturismi autorizzati, aperti anche senza clienti, ci sono 133 attività che fanno ristorazione e degustazioni che sono di fatto chiuse. La perdita del fatturato mensile è notevole: si parla di centinaia di migliaia di euro, senza contare l’effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti, conseguente all’ingresso della Toscana nella zona rossa. Le nostre strutture hanno necessità di lavorare con continuità – spiega Grancesca Buonagurelli, presidente di Terranostra Lucca – mentre nell’ultimo anno i mesi di attività si sono ridotti a due mensilità su 12.
Un’altra criticità è legata alla produzione agricola, essendo gli agriturismi anche presidi di vendita diretta. Ci sono problemi legati allo stoccaggio e alla ricerca di nuovi sbocchi per l’invenduto.