VIAREGGIO - Oltre mezzo milione di articoli contraffatti sequestrati, 33 persone denunciate e 9 aziende artigiane toscane indagate. La maxi operazione "Seat Belts" della Guardia di Finanza ha scardinato un'organizzazione criminale del mercato del falso di superlusso.
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Soprattutto cinture, ma anche portafogli e borse dei marchi più prestigiosi della moda italiana. Tutto falsificato, dal design alle confezioni, fino ai certificati di garanzia. E tutto di altissimo livello, quasi impossibile da distinguere dagli originali anche per gli esperti. Nel corso delle indagini, partite nel giugno 2017 e finite poche settimane fa, in due blitz distinti sono stati sequestrati, oltre ai prodotti finiti, anche i materiali di pregio utilizzati. Fibbie, accessori metallici, 24 rotoli di stoffa per un totale 1.200 metri. Una filiera intera stroncata, composta soprattutto da italiani e in misura minore da cinesi. Dai laboratori del cuoio e della pelle di Prato e Firenze, fino al litorale della Versilia, dove gli articoli contraffatti venivano venduti a una clientela facoltosa, ma non abbastanza da permettersi l’originale.
Uno smercio che corre per passaparola tra mogli di calciatori e imprenditori in vacanza al mare. I produttori, sparsi in laboratori tra la Toscana e l’Emilia, sono in molti casi aziende affidatarie di servizi per conto delle maison di moda, che però spesso producevano articoli per il mercato nero. Adesso dovranno rispondere a vario titolo di falsificazione e associazione a delinquere.