MOTORI - La riunione milanese della Commissione Rally prima e con i Costruttori poi alla vigilia del GP di Monza ha portato più conferme che novità, anche perché le eventuali variazioni ai regolamenti da sottoporre alla Giunta Sportiva verranno stabilite in seguito.
Caposaldo del CIR 2020 sarà la pressoché scontata conferma delle gare a calendario 2019, ma con qualche variazione di data. In particolare il Rally di Sanremo potrebbe tornare nella parte finale della stagione. Il rally di casa nostra, ovvero il 43° rally del Ciocco rimarrà invece nella sua collocazione di marzo. Il direttore Valerio Barsella ed i suoi più stretti collaboratori lo stanno già pensando e…tracciando. Tra le certezze finora in carniere la partenza da Forte dei Marmi. Il resto lo vedremo più avanti. Da ritenere scontata anche la conferma del Rally d’Italia Sardegna, anche se tutti i costruttori hanno chiesto a gran voce di modificare i criteri di inserimento degli “italiani” dentro la gara iridata. Anche in questo caso da ritenersi sicura la loro integrazione nell’ordine di partenza (quindi non partiranno più in coda) mentre resta aperta la questione della suddivisione in Gara 1 e Gara 2 ai fini del tricolore, anche se la sua conferma resta la soluzione più probabile. Intanto prosegue il CIR 2019 che pare ormai una questione a tre. Basso, Rossetti e Campedelli, citati in ordine di classifica, sono racchiusi in un fazzoletto e si giocheranno lo scettro del dopo-Andreucci nelle ultime due gare in programma: il Rally Due Valli a Verona dal 10 al 12 ottobre e il Tuscan Rewind su terra dal 22 al 24 novembre. A proposito di Paolo Andreucci ci sarà un suo clamoroso ritorno oppure potremmo parlare di un cambio di era motoristica e rallistica ? il quesito resta sospeso nell’aria.