VIAREGGIO - Nove anni dopo la morte del viareggino Daniele Franceschi, avvenuta nel carcere di Grasse in Francia all'età di 36 anni, il cui anniversario ricorre domani, la madre Cira Antignano ha preso una clamorosa decisione
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Nove anni dopo la morte del viareggino Daniele Franceschi, avvenuta nel carcere di Grasse in Francia all’età di 36 anni, il cui anniversario ricorre domani, la madre Cira Antignano, per niente sfibrata dall’estenuante battaglia giudiziaria e mediatica per ottenere la restituzione degli organi, ha preso una clamorosa decisione: intende denunciare i vertici dell’Ospedale ‘Pasteur’ a Nizza per la mancata restituzione degli organi, e ha già conferito l’incarico al suo legale, l’avvocato Aldo Lasagna, per inoltrare un esposto, ipotizzando il reato di sottrazione e manipolazione degli stessi organi, alla luce anche della lettera inviata nel marzo scorso da un sedicente compagno di cella, a firma “Sadiq Prison”, che ipotizzava che fosse avvenuto qualcosa di molto grave. Nella lettera ipotizzava infatti un macabro espianto degli organi stessi, che non furono mai restituiti alle autorità italiane, per eseguire una regolare autopsia, a causa delle condizioni in cui il cadavere fu restituito. Nonostante varie assicurazioni e promesse, ribadiscono Cira Antignano e l’avvocato Aldo Lasagna, della restituzione degli organi ai familiari, questo non è mai avvenuto, ed ora chiedono ulteriore chiarezza una volta per tutte alle autorità francesi. Visto che fino ad oggi non c’è stata nessuna restituzione, malgrado le promesse, la mamma di Daniele Franceschi si è decisa a presentare questa clamorosa denuncia.