VERSILIA – Le avvicinavano in luoghi familiari, al parco o al bar, proseguivano con messaggi e foto sul telefonino. Per arrivare ad abusare di loro con baci, palpeggiamenti molesti e spesso rapporti carnali.
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Tre uomini, italiani, tutti residenti nella Versilia storica, tra i 50 e i 60 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri di Viareggio con l’accusa di atti sessuali e violenza sessuale ai danni di due ragazzine di 12-13 anni della zona.
Azioni ripetute nel tempo, tra il 2018 e il 2019, con precisa volontà, secondo quanto appurato dalle indagini dei militari, scaturite dalla segnalazione fatta da alcuni coetanei delle vittime e da alcuni adulti che avevano notato atteggiamenti morbosi nei confronti delle ragazzine.
I rapporti sessuali si sarebbero svolti in circostanze e tempi diversi, non solo nelle abitazioni o all’interno delle auto degli aggressori, ma anche in zone appartate di alcuni parchi pubblici della Versilia nord. I tre uomini indagati sono adesso agli arresti domiciliari. Uno di loro, di 53 anni, era già ai domiciliari, sorpreso in flagranza dai Carabinieri a palpeggiare e baciare una delle due minori contro la sua volontà.
Le due ragazzine, che non sono legate da parentela, sono state allontanate su decisione del giudice del tribunale per i minorenni. Le due giovani, ancora neanche 14enni, sono state portate in una struttura protetta per essere allontanate anche da un contesto familiare ritenuto difficile.