MOTORI - Clamoroso epilogo del 25esimo rally dell'Adriatico, settima e penultima prova del CIR 2018. E non tanto per la vittoria di Umberto Scandola, al sesto sigillo consecutivo sugli sterrati marchigiani, quanto per il terzo zero consecutivo di Paolo Andreucci. Adesso in classifica il veronese è il nuovo leader con mezzo punto di vantaggio su Ucci e 5 su Campedelli.
Stavolta in un vortice di polvere, come cantava il poeta De Andrè, Paolo Andreucci trova soio tanta amarezza e subisce un sorpasso che crediamo proprio non avesse messo in preventivo. Il terzo zero consecutivo nella casella dei punti pone il dieci volte campione italiano con le spalle al muro. Neppure il ritorno di Anna Andreussi alle note ha alleviato le difficoltà di una Peugeot che sulla terra, soprattutto sulla terra, continua a soffrire le pene dell’inferno. E questo almeno da un paio di anni. Tutto si rimescola perchè Umberto Scandola si conferma padrone assoluto sugli sterrati marchigiani del 25° rally dell’Adriatico dove trionfa per la sesta volta consecutiva. Vince anche il duello serrato con l’altro astro rampante Simone Campedelli e trova addirittura il primato in classiifca. Una graduatoria corta, anzi cortissima, tanto che si profila un finale al cardiopalma. Scandola 57,5, Andreucci 57, Campedelli 52 e mettiamoci anche Crugnola a 45. Fare calcoli è difficile. Serviranno concentrazione e sangue freddo. Arduo capire chi saprà gestire meglio la corsa. Andreucci è quello che sulla carta avrebbe meno da perdere, ma il titolo era quasi in tasca. Scandola punta al bis, dopo il titolo del 2013, mentre per Campedelli potrebbe esserci la prima volta con lo scudetto sul petto. Tutto si deciderà fra poco più di due settimane (12-13 ottobre) al 38esimo rally Due Valli di Verona, coefficiente 1,5, che si correrà proprio sulle strade dell’alfiere della Skoda Fabia. Tutto può ancora succedere e il finale si profila davvero thrilling. Emozionante.