MASSAROSA - Il tragico crollo del ponte Morandi a Genova (38 morti accertati al momento, 15 feriti e centinaia di sfollati) ha provocato non solo dolore, rabbia e indignazione in tutta Italia ma anche infiniti dubbi sullo stato di salute di altri viadotti autostradali.
A Massarosa c’è allarme tra i residenti che si domandano quali siano le condizioni della Bretella Lucca-Viareggio, che attraversa tra gallerie e imponenti viadotti tutte le colline, passando a notevole altezza sopra abitazioni, terreni privati e strade.
Negli anni passati, anche attraverso i social, molti cittadini avevano denunciato numerosi distacchi di calcestruzzo dai piloni, rimasti con l’armatura in ferro a vista, come mostrano queste foto scattate un anno fa.
A raccogliere i timori di residenti e automobilisti è il sindaco Franco Mungai che all’indomani del dramma in Liguria, per avere rassicurazioni, ha scritto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Salt, la società autostradale che gestisce il tratto della A11, presiedtua tra l’altro dall’ex sindaco di Massarosa Fabrizio Larini.
“Di recente – ricorda Mungai – sono stati fatti degli interventi di manutenzione sui piloni del viadotto che attraversa la località “Ficaia”, ma sono presenti altri tratti che necessiterebbero di interventi analoghi ed in ogni caso di verifiche”.
Mungai vuole una fotografia esatta della sicurezza della Bretella. E chiede a Salt e al Ministero se le opere d’arte strutturali vengono verificate periodicamente per constatarne le condizioni statiche e di manutenzione e con quale frequenza; chiede una certificazione delle verifiche fatte, dalle quali risulta che la situazione statica non presenta problematiche; e se è previsto un piano di manutenzione che contenga la previsione della sistemazione dei piloni che necessitano di interventi e in quali tempi.
Intanto sul tema delle infrastrutture è intervenuto anche il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni che ha chiesto al Governo di sbloccare i fondi per le Province e mettere in condizioni di Comuni di spendere gli avanzi di amministrazione per mettere in sicurezza ponti e strade di competenza. E infine – prosegue Mallegni – abolire l’attuale codice degli appalti che sta bloccando lo sviluppo del Paese.