RALLY - Paolo Andreucci è uscito di scena durante la 13esima prova speciale dal Rally di Roma Capitale. Il ritiro pero' non cambia la classifica del Campionato Italiano Rally per i forfait anche di Scandola e Campedelli. Sfortunati Michelini e Panzani
Andare a Roma e non vedere il Papa. Il vecchio adagio potrebbe essere appropriato per Paolo Andreucci che dopo un inizio difficile del Rally di Roma capitale, stava guidando per portare a casa l’ennesima vittoria stagionale con i rivali di sempre, scandola e campedelli, che si erano gia’ ritirati. Ed invece un banale errore nella prova speciale 13 “Monastero” lo ha costretto al ritiro. C’e’ di buono per Andreucci, che ricordiamo correva nonostante l’intervento alla colonna vertebrale della scorsa settimana, che la classifica del Cir è rimasta invariata. Una corsa comunque bellissima, due lunghi giorni di gara, 205km di prove speciali. Un fine settimana caratterizzato da continui colpi di scena con i nostri Panzani e Michelini costretti a loro volta al ritiro per prblemi meccanici. Un Rally di Roma dove ne sono successe di tutte e con un Paolo Andreucci che, nonostante il ritiro, non ha perso punti nella classifica generale del campionato per via dei medesimi ritiri dei suoi inseguitori. Per la cronaca sul primo gradino del podio è andato al russo Lukyanuk, dominatore dell’European Rally Championship con la Ford Fiesta R5 preparata da Russian Performance Motorsport, davanti a Basso e Gryzb. Ottavo posto assoluto, e primo tra gli equipaggi CIR, per Giacomo Scattolon, autore di una gara molto regolare a bordo della sua Skoda Fabia R5 a quasi 3 minuti dal vincitore