PESCAGLIA - Non c'è paese non c'è città che non abbia una Chiesa o un oratorio dedicato a San Rocco che non festeggi il Santo il giorno dopo Ferragosto. Nella nostra provincia la festa più sentita è quella di San Rocco in Turrite con le due processioni che si incontrano accompagnate dagli scoppi dei mortaretti
Arrivano in migliaia fin dalle prime ore del mattino per assistere alle celebrazioni dedicate al santo e arricchite poi dalla straordinaria Gazzarra.
Momento più suggestivo della cerimonia è l’incontro tra le processioni: quella che arriva dalla Valle di Pescaglia e da quella appena uscita dalla chiesa di san rocco. L’incontro è caratterizzato dal bacio delle due croci che avviene nei pressi di San Rocco in Turrite alla presenza di tantissimi fedeli. Da li a poco si forma la lunga processione caratterizzata dai vibranti scoppi della gazzarra, quest’anno per la prima volta accesa dal primo cittadino di Pescaglia Andrea Bonfanti:
Sono alcuni migliaia i mortaretti che fanno da colonna sonora al corteo religioso che compie un anello di circa 500 metri prima di fare ritorno all’interno della chiesa. La processione di quest’anno ha visto anche anche la presenza del vice vescovo Mons, Michelangelo Giannotti che ha portato la santa reliquia lungo il percorso, presenti anche molte associazioni e tantissimi fedeli che seguono il santo portato in spalla con le note del Gruppo Musicale G. Puccini di Nozzano Castello.
Il successo della manifestazione lo si deve a coloro che ogni anno preparano l’evento con molta passione e rigore oltre alla partecipazione di tanti volontari della Misericordia di Borgo a Mozzano che in Val di Turrite ha una sede distaccata